• Instagram
  • Pinterest
  • Facebook
  • Linkedin
Storie Farinose
  • Home
  • Chi Sono
  • Indice Ricette
  • Ricette Veloci
  • Ti racconto una storia
  • Copyright
    • Privacy Policy
  • Contatti
Lievitati Salati

Bannock, il pane scozzese che si cuoce in padella

di Storie Farinose

Hai mai sentito parlare del bannock? Si tratta di un antico pane le cui origini sembrano appartenere alla cultura gastronomica scozzese.  Diffuso anche in America esistono diverse varianti di questo prodotto, che in realtà può essere definito un mix tra un pane cotto in padella e una piadina italiana più spessa.

Qualcuno asserisce che potrebbe essere l’antenato dei famosi scones inglesi. Ma questa è un’altra storia.

Come dicevo esistono diverse varianti, dalla versione tradizionale molto più simile a un pane azzimo a quella dolce e soffice.

Ma ti spiegherò meglio giù.

Contenuti nascondi
1 La storia dei bannock scozzesi
2 Il bannock americano
2.1 Ma come si consuma il bannock?
3 Il mio bannock
4 Piano cottura ad induzione della De’Longhi
5 Bannock il pane scozzese
5.1 Ingredienti
5.2 Istruzioni
5.3 Note

bannock scozzesi

La storia dei bannock scozzesi

Il termine bannock sembra che abbia origini celtiche o latine, e deriva da bannach, termine scozzese che significa torta, proprio per la loro forma tonda. L’impasto originale dei bannock era molto umido, realizzato con farina d’avena o d’orzo, molto diffuse in Scozia. La forma era quella di una focaccia tonda, ma la mancanza di lievito rendeva l’impasto pesante, anche se il gusto era molto definito, grazie all’uso di avena e orzo.

bannock scozzesi primo piano

La cottura avveniva su una piastra in ghisa riscaldata dalla brace, su cui veniva fatto cuocere come un unico impasto poi tagliato a spicchi, o formando tante piccole focaccine. Questa versione è conosciuta anche con il nome di bannock di Beltane.

Oggi però in Scozia, il termine generale bannock, viene usato per identificare prodotti da forno molto simili a quello originale, o per descrivere una focaccia di grandi dimensioni. Inoltre sono ormai molto diffuse varianti realizzate con farina di frumento e con l’aggiunta di bicarbonato o altri agenti lievitanti.

Tra queste vi è la famosa Selkirk bannoch, una versione molto simile ad una torta, arricchita con zucchero spezie e frutta secca.

Il bannock americano

Si racconta che furono i primi coloni scozzesi, che tra il XVII e XIX secolo, portarono i primi bannock nel nuovo mondo. Ed è proprio qui che nascono altre varianti di questo “pane” molto particolare.

Anche se qualcuno crede che esistessero già, prima che arrivassero gli scozzesi.

La versione più antica americana, resta comunque il bannock di quamas, preparati dai nativi americani principalmente con i bulbi di camassia. Alla quale potevano aggiungere anche linfe di alberi, licheni, muschio ed erbe selvatiche.

bannock scozzese fetta

I bulbi di camassia una volta raccolti, puliti ed essiccati, venivano tagliati e schiacciati fino a ridurli in poltiglia. Preparato l’impasto e data la forma tonda a pagnotta, per poi essere cotti tradizionalmente per diverse ore sotto terra.

Altri metodi antichi di cottura tradizionali dei bannock avvenivano nei in forni a pietre, d’argilla o sulla brace. In mancanza di padelle in ghisa, spesso l’impasto dei bannock veniva, e avviene tutt’ora, attorcigliato ad un bastoncino di legno, come fosse uno spiedino e cotto sulla brace.

Oggi in America il bannock viene chiamato anche fry bread. E viene preparato con diverse farine, come ad esempio quella di mais, e in alcune versioni sembra che contenga anche un uovo e del burro. La cottura, oltre ad essere realizzata in padella senza nessun grasso o in forno, spesso si usa friggerlo con un grasso animale o vegetale.

Realizzando quelle che potrebbero essere definite più delle frittelle di pane che una semplice focaccia.

Ma come si consuma il bannock?

Generalmente il bannock, indifferentemente dal tipo di cottura, fritto o al forno viene consumato per la colazione o per la merenda, tagliandolo a metà e spalmandolo con del burro e con della marmellata. Ma anche per accompagnare zuppe o per un antipasto alternativo con formaggi e salumi.

bannock scozzese fetta primo piano

Il mio bannock

Come avrai capito la versione del bannock sono veramente tante. Variano a secondo del luogo e degli ingredienti usati, cosi come per la cottura.

Riuscire a dare un elenco preciso è difficilissimo, ma ho cercato di raccontarti, brevemente quelli che sono le versioni più importanti e più conosciute.

Per quanto riguarda la versione che ti propongo io, ho optato più per una versione moderna con aggiunta di lievito, sostituendo anche la semplice acqua con del latticello. Sostituendo la farina d’orzo o di avena che non sono riuscita a reperire, con quella di soia.

Per la cottura del bannock ho optata per la cottura in padella, sfruttando il mio nuovo piano cottura ad induzione.

bannock con zucca

 Ho anche deciso di provare la cottura con e senza burro.

Fatta scaldare la padella, ho cotto la prima focaccia senza aggiungere nessun grasso, circa 5 minuti per lato. Con il risultato di un bannock saporito ma leggermente più asciutto.

Per la seconda focaccia ho voluto aggiungere una piccola noce di burro, una volta sciolta o fatto cuocere il mio bannock, cica 5 minuti per lato. Il risultato?  Sicuramente un bannock un po’ più soffice.

Entrambi le versioni le ho usate per accompagnare la mia vellutata di zucca, ed entrambe si sposavano benissimo con questa crema.

Ora resta a te scegliere come deve essere il tuo bannock.

Piano cottura ad induzione della De’Longhi

Ho già avuto modo di presentarti il mio nuovo piano cottura ad induzione con comandi “touch control” della De’Longhi (Pin 65 TC), in occasione della ricetta degli “gnocchi di susine”.

In quell’occasione ti avevo raccontato del suo piano in vetroceramica e delle 4 zone ad induzione e touch control che permettono di cucinare in sicurezza, grazie soprattutto al tasto sicurezza bambini.

bannock scozzesi per De'Longhi

Inoltre devi sapere che è dotato anche della possibilità di poter non solo programmare lo spegnimento, per una o più zone di cottura.

Ma anche di poter mettere temporaneamente in pausa qualsiasi tipo di cottura, sia quelle manuali che quelle programmate con lo spegnimento automatico.

Ricorda che però non puoi utilizzare qualsiasi tipologia di pentola sul piano ad induzione, un modo furbo per verificare se le tue pentole sono adatte per questa tipologia di piano è quella con magnete. Se il magnete si attacca, la pentola o la moka sono adatte a questa tipologia di piano cottura.

 

Se sei in cerca di altre idee per i tuoi panificati, guarda anche qui.

bannock con zucca copertina

Bannock il pane scozzese

72b68dc514fee6f933fd49aaca64dda2?s=30&r=gstoriefarinose
Il bannock è un pane scozzese che si prepara velocemente e si cuoce in 10 minuti in padella.
Stampa ricetta Pin Recipe
Preparazione 10 min
Cottura 10 min
Tempo totale 20 min
Portata Lievitati Salati, Panificati
Cucina Americana, Scozia
Porzioni 2 Focacce

Ingredienti
  

  • 180 g di Farina d'Avena o d'Orzo io ho usato quella di soia
  • 100 g di Farina 0
  • 5 g di Bicarbonato
  • 5 g di Lievito istantaneo o cremor tartaro
  • Un pizzico di Sale
  • 180 g di Latticello

Istruzioni
 

  • Versa in un recipiente le farine con il bicarbonato e il lievito, mescola e setaccia. Aggiungi il sale e il latticello. Lavora l'impasto qualche minuto, giusto il tempo di lavorare bene gli ingredienti ed ottenere un panetto compatto.
  • Dividi il panetto in due, stendi ogni panetto, su un piano infarinato, formando una focaccia non troppo sottile, da 1 a 0,5 cm di spessore. Se hai di bisogno aiutati con il mattarello . Con lo stesso mattarello pressando sull'impasto, forma una croce in ogni bannock , ti aiuterà al taglio successivamente.
  • nota: e in questo momento, come ti dicevo su che dovrai decidere se aggiungere una piccola noce di burro in padella o no.
  • Fai scaldare bene la padella, e cuoci ogni bannock circa 5 minuti per lato. Gusta preferibilmente caldi.

Note

Se non hai il latticello puoi crearlo tu stesso, con 100 g di yogurt bianco, 100 g di latte scremato e 1 cucchiaino di succo di limone o aceto di mele. Mescola  fin quanto non vedrai apparire delle bolle. Il latticello è pronto.
Puoi conservare l'impasto del bannock 2 settimane in freezer o 2 giorni in frigo, avvolto bene con della pellicola.
Una volta cotto consumalo entro due massimo tre giorni.
Keyword bannock, lievitati salati
Hai provato questa ricetta?
Se hai provato questa ricetta sarò felice di vederla e condividerla sulla mia pagina Facebook e Instagram. Scatta una foto e condividila su Instagram taggando @daniela_pennisi e usando #lemiestoriefariose.

Tags

  • De'Longhi
  • Lievitati Salati
  • Panificati
  • Scozia

Navigazione articoli

La torta di pane al cioccolato
Dal pane carasau al pane guttiau

Related posts

Torta Gianduia Piemontese
Torte, Ricette Natalizie
di Storie Farinose  /  2 Comments

Torta Gianduia Piemontese

Pfeffernüsse, un biscotto dall’accento natalizio
Biscotti, Ricette Natalizie
di Storie Farinose  /  1 Comment

Pfeffernüsse, un biscotto dall’accento natalizio

Torta delle rose e Cristoforo di Messisbugo
Lievitati Dolci, Dolci da Colazione, Torte
di Storie Farinose  /  0 Comments

Torta delle rose e Cristoforo di Messisbugo

Condividi i tuoi pensieri Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Recipe Rating




Ciao, sono Daniela mamma e moglie quasi a tempo pieno, food blogger e pasticciona per il tempo restante. Amo da sempre mettere le mani in pasta ed essere circondata da profumi semplici. Come quello di una torta o del pane appena sfornati.

Restiamo in Contatto.

  • Instagram
  • Pinterest
  • Facebook
  • Linkedin

Iscriviti, per restare Aggiornato.

Contattami

Collaboro con:

Socia AIFB 2023

Socia AIC Food Blogger 2023

Chi Sono / Indice Ricette / Contatti

  • Instagram
  • Pinterest
  • Facebook
  • Linkedin

Storie Farinose, è un blog amatoriale, non una testata giornalistica. Tutti i contenuti sono coperti da copyright.  Non è tollerato nessun uso del materiale  del suddetto blog, senza previa autorizzazione.

Privacy Policy Cookie Policy
  • Elara Pro di Storie Farinose.it
  • © 2020-2022 STORIE FARINOSE