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Lievitati Salati, Ricette Natalizie

Corona di danubio salato

di Storie Farinose

Oggi ti propongo un’altra versione del danubio salato, la sua forma a corona la rende veramente tanto e decora in questi giorni di festa le tavole di tutti. Come ti raccontavo “ghirlanda di danubio salato” esistono diverse varianti di questa preparazione e con essa la possibilità di spaziare anche nella composizione. Come questa che è a forma di corona.

Contenuti nascondi
1 Storia del danubio salato
2 Torta a pizzico o danubio salato?
3 Corona di danubio salato
3.1 Ingredienti
3.1.1 Per l'impasto
3.1.2 Per la farcitura
3.1.3 Per finire
3.2 Istruzioni
3.3 Note

corona di danubio salato ripieno

Storia del danubio salato

Devi sapere che la maggior parte delle persone pensa che il danubio salato sia una ricetta di origine napoletana. Non è del tutto sbagliato, ma bisogna precisare alcune note importanti.

L’antenato del danubio salato era in realtà un dolce dall’accento austriaco, il buchteln. Una rosa di piccole sfere di pasta dolce, ripiene di confettura.

corona di danubio salato

A dar vita alla versione salata e napoletana di questo dolce, sembra sia stato Giovanni Scaturchio.  Calabrese d’origine, ma napoletano d’adozione che insieme alla famiglia possedeva una delle più famose pasticcerie napoletane.

Al rientro dalla fine della prima guerra mondiale, Scaturchio portò con sé la giovane moglie austriaca, Katharina Persolija.

Sembra che fu proprio lei a far scoprire questo dolce al marito, il quale nel 1905 in occasione del natale, elaboro la versione salata del buchteln. Una rosa composta da tante sfere, ma questa volta ripiene di formaggio e salame. Un contrasto dolce salato che fece subito successo.

Ecco che nasce la brioscina danubio, inizialmente chiamata così in onore delle origini della moglie, e poi semplicemente danubio.

corona di danubio salato primo piano

Torta a pizzico o danubio salato?

Sapevi che in realtà il danubio salato è chiamato anche torta a pizzico? In realtà il motivo è semplice ed evidente.

Questo secondo nome gli è stato donato proprio per la facilità con cui ,semplicemente pizzicando con le mani, ognuno può strapparsi il suo pezzo di danubio, senza l’ausilio di posate.

Tante piccole sfere di pasta ripiene, che durante la cottura creano la loro magia, unendosi e formando corone come quelle che ti propongo.

L’impasto  base che ti propongo è in realtà del blog “Fior  di Cappero”. Ha qualche piccola variante nelle dosi della ghirlanda di danubio salato, e in questo caso vengono usate due farine per l’impasto , la farina 00 e la manitoba.

Ma ti devo confessare che mi sono trovata bene con entrambe le versioni.

corona di danubio salato ripieno

Ho provato anche due ripieni diversi , provola dolce con mortadella e stracciatella con pomodori secchi. Ma puoi sbizzarriti come meglio credi, sia nella forma che nel ripieno.

Se ti va di scoprire altre ricette della tradizione natalizia, guarda qui.

corona di danubio salato copertina

Corona di danubio salato

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Stampa ricetta Pin Recipe
Preparazione 1 h
Cottura 30 min
Lievitazione 2 h
Tempo totale 3 h 30 min
Portata Antipasto, Lievitati Salati
Cucina Napoletata
Porzioni 8 persone

Ingredienti
  

Per l'impasto

  • 300 g di Farina Manitoba
  • 200 g di Farina 0
  • 150 g di Latte + 20 g dove ho sciolto il sale
  • 2 Tuorli
  • 1 Uovo intero
  • 10 Di Sale
  • 4.5 g di Lievito di disidratato
  • 40 g di zucchero
  • 80 g di strutto
  • 20 g di burro

Per la farcitura

  • 90 g di Provola dolce
  • 50 g di Mortadella
  • 80 g di Stracciatella
  • 45 d di Pomodoro secchi sott'olio sgocciolati

Per finire

  • 1 Tuorlo
  • 3 cucchiai di Latte
  • q.b. granella di Pistacchio e di noci

Istruzioni
 

  • Versa le farine amalgamate e setacciate nella ciotola della planetaria. Aggiungi il lievito disidratata e lo zucchero.
  • Sbatti i tuorli con l'uovo intero e il latte e versalo a filo nel composto di farina azionando la macchina con il gancio.
  • A questo punto aggiungi il sale sciolto nei 20 g di latte e fai assimilare completamente all’impasto.
  • Quando le uova saranno completamente amalgamate, unisci prima il burro morbido e poi lo strutto freddo. Aspetta che l'impasto abbia assorbito il burro precedente prima di aggiungere l'altro o lo strutto.
  • A questo punto continuate ad impastare fino a che l’impasto non sia incordato.
  • L’impasto diventerà liscio, lucido e pulirà la ciotola: fai la prova del velo, cioè stacca un pezzetto e stendilo finché non riuscirai a vederne la trasparenza. Se si rompe prima di arrivare a questo punto dovrai continuare ad impastare.
  • Quando l’impasto sarà incordato metti a lievitare in luogo tiepido fino al raddoppio.
  • Trascorso il tempo necessario (circa 2 ore), sgonfia l’impasto e forma un salsicciotto. Da questo ricava tanti pezzetti da circa 30 grammi l’uno, schiacciali con le mani per formare dei dischi e porvi al centro il ripieno.
  • Chiudi i dischi sigillandoli sul fondo in modo da formare una piccola sfera. Nel sigillare, cerca di stendere la superficie della pasta in modo da non formare grinze e avere un effetto liscio.
  • Formate tutte le palline, imburra una teglia da 28 cm e disponi le sfere vicino, ma non attaccati. Spennellali con il tuorlo sbattuto con il latte( questo eviterò che si asciughi l'impasto durante la seconda lievitazione) e fai lievitare fino al raddoppio in forno tiepido.
  • Spennella nuovamente con il composto di latte e uovo e ricopri la superficie con la granella di noci e di pistacchio. Procedi alla cottura in forno caldo a 180°C per 30 minuti, o finché sarà ben dorato.

Note

*Per non confondermi con le farciture ho effettuato un piccolo buco con uno stuzzicadenti in quelle con provola e mortadella e prima della cottura ho usato granella diversa per distinguerli tra di loro.
**Perfetto anche freddo, si conserva perfettamente 2-3 giorni, sigillato in buste di plastica apposite per alimenti.
Keyword danubio salato
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Tags

  • Campania
  • Lievitati Salati
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Ciao, sono Daniela mamma e moglie quasi a tempo pieno, food blogger e pasticciona per il tempo restante. Amo da sempre mettere le mani in pasta ed essere circondata da profumi semplici. Come quello di una torta o del pane appena sfornati.

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