Ho preparato la vasilopita per questo nuovo capodanno, ma in realtà solo a distanza di una settimana sono riuscita a scriverne la storia.
Come dico io, non è mai troppo tardi e rimedio subito.
Devi sapere, che la vasilopita è una torta di origine greca, preparata principalmente in occasione del capodanno, ma viene consumata anche a natale e per l’epifania. La tradizione vuole che venga tagliata alla mezzanotte del 31 dicembre, perché tra le sue trame soffici e profumate nasconde un segreto. Curioso? Te lo racconto meglio.



La vasilopita e la sua tradizione
La vasilopita o vassilòpita, (in greco βασιλόπιτα) ma conosciuta anche come torta di San Basilio è una torta veramente semplice. Gli ingredienti principali sono quelli basi, farina, uova, latte, zucchero, burro e mandorle. Ma ad essi solitamente si aggiungono altri tre ingredienti fondamentai, due di carattere greco ed uno universale.



I primi due sono il machlepi, una spezia di origine greca, ricavata da una pianta molto simile al ciliegio. Il suo gusto è leggermente dolce e ricorda appunto quella della ciliegia, ma con un retrogusto un pochino amaro, come quello delle mandorle amare.
E la mastika un liquore aromatizzato al Mastice di Chios, una resina ottenuta dal lentisco, pianta usata anche per la produzione del chewing-gum.
Si lo so, se non sei in Grecia o ti ritrovi un negozio internazionale super fornito, è difficile aggiungere questi due ingredienti.



Ma il terzo ingrediente è veramente universale, viene chiamato flourì cioè moneta. Una moneta posta all’interno dell’impasto della torta di San Basilio, come simbolo di fortuna per tutto l’anno.
La tradizione vuole, che a tagliare la torta sia compito del capofamiglia. Quest’ultimo prima di dividere la vasilopita, disegna per ben tre volte una croce sulla torta, con l’aiuto di un coltello. Prosegue con il taglio delle prime tre fette, che sono considerate intoccabili, poiché vanno come simbolo a Gesù, la Vergine e San Basilio. Dopodiché prosegue dividendo una fetta per ogni membro della famiglia, iniziando dai più anziani.
Chi troverà la moneta, sarà benedetto tutto l’anno.



Da dove nasce la tradizione della vasilopita?
Come avrai potuto leggere su, il taglio della vasilopita o torta di San Basilio, è circondato da un rito molto particolare e solenne. Una cerimonia essenziale per inaugurare un anno nuovo.
Ma ti va di scoprire, come nasce il rito di nascondere una moneta in questa torta? Te lo racconto subito.
In realtà ci sono diverse leggende, la prima racconta che San Basilio, vescovo di Cesarea in Cappadocia, dispiaciuto per la situazione economica in cui versavano molti membri della sua diocesi, decise di mettere in atto un piano. Fece realizzare diverse torte in cui nascose in ognuna di essa delle monete, per poi distribuirle a tutte le famiglie povere del paese.



La seconda versione, il governatore della zona voleva che il popolo, nonostante fosse già abbastanza povero, pagassero un’ulteriore tassa. San Basilio si fece allora consegnare ta tutti i fedeli tutto ciò che potevano avere di valore, e lo nascose. Quando il governatore si presentò per riscuotere, San Basilio insistette per annullare la tassa poiché il popolo non possedeva niente. Dopo un ulteriore intervento divino, il governatore si ritirò annullando la tassazione.
A quel punto San Basilio, dovendo restituire ai fedeli i propri beni e non sapendo più di chi fossero, decise di lasciare tutto al caso. Fece realizzare delle torte, le vasilopite, in cui nascose monete e oggetti di valore, distribuendone una per famiglia.
Le leggende hanno sempre un qualcosa di mistico e di fantasioso, non trovi?
Altre piccole curiosità sul vasilopita
Ma torniamo alla nostra torta. Devi sapere che la vasilopita è un dolce molto ricco di simbolismo. Nelle zone rurali greche si ha l’abitudine di decorare la torta con steli di paglia, rametti di vite, d’olivo o pezzetti di formaggio, come segno propiziatorio per i propri raccolti.



Inoltre oltre alla variante dolce della torta di San Basilio, che resta la più diffusa, in altre zone della Grecia esistono versioni salate.
In Macedonia, ad esempio, realizzano la variante con il formaggio, chiamata tiropita e quella con i porri, prassopita.
Chi sa magari più avanti te le proporrò. Intanto goditi questa la ricetta della vasilopita dolce, che è perfetta anche semplicemente per la colazione.



Vasilopita, la torta di San Basilio
Ingredienti
- 500 g di Farina 00
- 200 g di Zucchero
- 300 ml di Latte succo d'arancia
- 120 g di Burro fuso
- 5 Uova
- 1 bustina di Lievito per dolci
- 1 Scorza d' Arancia grattugiata
Per finire
- Una moneta da 1 euro ricoperta di alluminio
- q.b. Granella di mandorle o a lamelle
- q.b. Zucchero a velo
Istruzioni
- Dividi i tuorli dall'albume. Monta gli albumi con l'aiuto di una planetaria, quando iniziano a diventare spumosi aggiungi due cucchiai di zucchero dal totale. Continua a montare fin quanto non otterrai degli albumi dalla consistenza ferma. Riponi in frigo fino all'utilizzo.
- Monta i tuorli con lo zucchero restante, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Continuando a montare aggiungi il burro fuso, ma freddo, e la scorza d'arancia.
- Incorpora ora la farina con il lievito in precedenza amalgamati e setacciati insieme, alternandoli con il latte. Amalgama bene il tutto.
- Con l'aiuto di una spatola incorpora gli albumi montati al composto di uova e farina. Amalgamando dal basso verso l'alto per evitare si smontare tutto il composto.
- Imburra e infarina una teglia dai bordi alti di 28 dm, meglio se è apribile. Versa il composto.
- Prendi una moneta e rivestitela con un foglietto di alluminio ed immergila nell’impasto.
- Cospargi infine la superficie con le mandorle ed infornate a 180°C ( forno preriscaldato) per circa un’ora, avendo cura di fare la prova stecchino per verificare la cottura del dolce (ogni forno è diverso)
- Trascorso il tempo di cottura, lascia raffreddare la torta, estraila dallo stampo e ricopri la superficie con lo zucchero a velo. Buona fortuna.
Note
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