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Primi piatti della Tradizione

Gnocchi di pane con speck, i canederli Tirolesi

di Storie Farinose

Ormai siamo in pieno inverno, e un buon piatto caldo di canederli è proprio quello che ci vuole, scaldandoci cosi sia il cuore che la mente.

Contenuti nascondi
1 Cosa sono i canederli?
1.1 La nascita dei canederli
2 I canederli Tirolesi
2.1 I canederli dolci
2.1.1 La mangiatrice di canederli
2.1.1.1 Storie o leggende sui canederli
3 Canederli tirolesi
3.1 Ingredienti
3.2 Istruzioni

gnocchi di pane crudi

Cosa sono i canederli?

I canederli o Knödel sono degli gnocchi di pane preparai con pane raffermo. Non sembra esistere una ricetta originale accreditata, ogni casa ha la sua piccola variante, ma i primi gnocchi di pane sembra fossero stati composti semplicemente da pane raffermo, acqua o latte e uova come legante. Quello che è certo, e che si tratta di un piatto del recupero appartenete alla cultura gastronomica contadina, i quali sfruttavano il pane raffermo arricchendolo con ciò che avevano a casa, per preparare un piatto che fosse in grado di saziare abbastanza.

La nascita dei canederli

I primi canederli a differenza di ciò che si può pensare, sono nati in Germania e più esattamente in Baviera, con il nome di knödel  “gnocco”. In seguito si diffusero un po’ ovunque, dalla Polonia alla Slovacchia fino in Italia, dove trovano la loro massima espressione nel Sud Tirolo, soprattutto a Bolzano.

Proprio al canederlo diffuso a Bolzano e conosciuto con il nome locale di  balote (grande palla), è stato conferito il riconoscimento PAT (prodotti agroalimentari tradizionali italiani).

gnocchi di pane primo piano

I canederli Tirolesi

La diffusione di questi gnocchi di pane nei vari paesi, ha dato vita a tantissime varianti. In Italia i più diffusi sono sicuramente quelli con lo speck, i famosi canederli tirolesi composti da pane raffermo, prezzemolo, latte, uova, cipolla e speck Alto Adige IGP. Una volta pronti, vengono cotti in brodo di carne caldo per circa 15 minuti e poi serviti nello stesso brodo o asciutti e insaporiti con burro fuso e salvia o formaggi tipici del luogo, come il Trentingrana Dop o il Graukäse.

Oltre alla versione con speck, in Italia sono molto diffusi anche la versione salate con spinaci o funghi, ma anche le versioni dolci come quelle di albicocche o prugne, sono molto apprezzati.

I canederli dolci

I canederli dolci a differenza dei tradizionali canederli hanno un ripieno di frutta, che può variare dalle albicocche alle prugne fino alle fragole. La frutta viene farcita con del marzapane e avvolta in un impasto realizzato non con del pane ma con un composto di farina, zucchero, uova, sale, latte, burro e formaggio spalmabile.  Molto diverso dai tradizionali canederli salati, ma similare agli gnocchi si susine triestine, come quest’ultimi i canederli dolci vengono cotti in acqua bollente e serviti con burro fuso e pangrattato.

gnocchi di pane con lo speck

La mangiatrice di canederli

Quando siano nati i primi canederli esattamente non si sa, ciò che sembra certo e che si tratta di una ricetta molto, ma molto antica. A conferma di ciò, vi è un antico affresco, risalente al 1180, nella cappella del castello di Hocheppam, vicino a Bolzano, conosciuto con il nome di Knödelesserin, la mangiatrice di canederli.

quadro la mangiatrice di canederli

Nell’affresco, in cui vi è rappresentata la Madonna, e ben visibile alla nostra destra la balia intenta a cuocere 5 canederli, mentre con la mano destra né assaggia uno. Quest’opera viene considerata la più antica rappresentazione dei canederli.

primo piano affresco mangiatrice di canederli

Storie o leggende sui canederli

Se l’arte ci può dare un’idea approssimativa della nascita dei canederli, le leggende, un miscuglio tra realtà e fantasia, ci raccontano come sembra che siano realmente nate.

Si racconta che, tra il XV e il XVI secolo, dei soldati si presentarono in una locanda tra le valli del Trentino, in cerca di cibo.

L’atteggiamento di questi soldati era molto lontano da quello che potessero avere dei veri e propri gentiluomini, tanto da  minacciare il locandiere e la sua famiglia, intimandoli di provvedere immediatamente al loro nutrimenti.

La locandiera, che temeva per la propria vita e per quella dei suoi familiari, ma che in quel momento si trovava con la dispensa piuttosto vuota, fu costretta ad improvvisare.

Speck, cipolla, pane raffermo, latte e uova furono gli ingredienti usati per realizzare delle piccole palle di pane, che poi vennero cotte in acqua bollente.  Il risultato fu così sorprendente ed apprezzato dai soldati, che dopo essersi rifocillati e aver riposato, prima di andar via lasciarono addirittura delle monete al locandiere.

gnocchi di pane con cucchiaio

gnocchi di pane copertina

Canederli tirolesi

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Stampa ricetta Pin Recipe
Preparazione 10 min
Cottura 25 min
riposo 15 min
Tempo totale 50 min
Portata primi piatti della tradizione
Cucina Italiana, Trentino Alto Adige
Porzioni 10 canederli

Ingredienti
  

  • 150 g di pane raffermo bianco tagliato a cubetti piccoli
  • 1 cipolla piccola bianca tagliata a cubetti piccoli
  • 90 g di speck tagliato a cubetti piccoli
  • 2 cucchiaini di prezzemolo tritato
  • 1 cucchiaino di erba cipollina
  • 1 uovo sbattuto
  • 90 g di latte o acqua
  • q.b. brodo di carne o di verdure
  • q.b. sale, pepe e burro

Istruzioni
 

  • Versa in una padella una noce di burro, rosola la cipolla e lo speck circa 10 minuti, metti da parte e fai raffreddare.
  • In una ciotola ampia versa il pane, il prezzemolo, l'erba cipollina, il latte, l'uovo lo speck con la cipolla e un pizzico di pepe( niente sale per la presenza dello speck)
  • Amalgama bene fai riposare 15 minuti l'impasto, forma i canederli e cuocili in brodo bollente per circa 10/ 15 minuti
Keyword canederli, piatti del recupero
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Tags

  • piatti del recupero
  • Primi piatti della tradizione
  • Riciclo del pane
  • Trentino Alto Adige

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Ciao, sono Daniela mamma e moglie quasi a tempo pieno, food blogger e pasticciona per il tempo restante. Amo da sempre mettere le mani in pasta ed essere circondata da profumi semplici. Come quello di una torta o del pane appena sfornati.

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